1° incontro (13/9/2024)
Venerdì 13 settembre si è svolto nei locali dell’Oratorio Don Bosco il primo incontro del Consiglio pastorale Diocesano per l’anno 2024/2025.
Dopo l’apericena, si è cominciato con un momento di preghiera: “Gesù ha promesso di essere presente in mezzo ai suoi discepoli, ogni volta che si riuniscono nel suo nome. In questo incontro fraterno di inizio del nostro Consiglio pastorale Diocesano, egli è presente e ci parla; ma è necessario che la nostra vita corrisponda pienamente alla sua Parola. Innalziamo la nostra mente a Dio, perché nel suo Santo Spirito ci guidi alla verità e ci confermi nella ricerca della fraternità ecclesiale”. I membri del Consiglio presenti si sono impegnati rispondendo positivamente all’invito: “Volete assumere l’impegno a coadiuvare la Comunità diocesana con il vostro consiglio?”.
Terminata la preghiera, Don Carlo Cravero, don Giovanni Banchio e il vescovo Cristiano Bodo hanno presentato la serata, gli obiettivi e i temi di discussione, ribadendo fin da subito l’invito che Papa Francesco ha rivolto a tutta la comunità cristiana durante il Sinodo a collaborare nella grande missione della Chiesa Cattolica, invito che è stato sempre ricordato anche da Mons. Bodo durante la visita pastorale dell’anno scorso.
Collaborazione e partecipazione dei laici da intendersi non come supplenza ad una sempre maggiore carenza di sacerdoti, ma come valore, il presupposto necessario per dare vita ad una Chiesa sinodale. Queste le motivazioni che hanno fondato l’individuazione delle 15 Fraternità Pastorali che durante lo scorso anno si sono riunite in quattro incontri per scegliere i membri dell’attuale Consiglio pastorale Diocesano.
Don Carlo ha presentato un punto importante, cioè la necessità, prima di tutto, di vedere e riconoscere la bellezza del lavorare insieme per il Bene della nostra Chiesa, senza limitare questo progetto di fraternità a questioni puramente numeriche (del tipo: tante parrocchie, soprattutto di montagna, hanno pochissimi parrocchiani: fraternità non è inglobare le piccole comunità e unirle solo per “fare numero”, ma l’opportunità di vivere insieme alcuni momenti importanti della vita cristiana, come le celebrazioni principali, di gestire catechismo, oratorio, iniziative per i giovani in modo più ampio, organizzato, coinvolgente …). Insomma: unire le forze per avere più energie e risorse.
Nel concreto un punto di partenza può essere riunirsi intorno ad un tavolo e cominciare a dialogare di questioni comuni a tutti, come gli orari delle messe: importante, è stato ribadito, è anche tralasciare, se necessario, quando alcune proposte suscitano resistenza o vengono contrastate: fraternità è lavorare insieme per il Bene di tutti; quindi, si può iniziare lanciando un seme alla volta, per poi raccogliere i frutti anche a distanza di tempo. Un aspetto che è stato condiviso da tutti i presenti riguarda, appunto, le tempistiche: certamente si tratta di un progetto “a lungo termine” che richiederà tanto tempo per dare dei frutti, però l’importante è cominciare.
Il Consiglio pastorale Diocesano svolge un ruolo di canale che comunica direttamente con le comunità, condividendo con i vari Consigli di Fraternità ciò che è stato affrontato durante gli incontri e cercando, insieme, di concretizzare le idee.
Compito per i prossimi due incontri: cominciare a pensare al prossimo anno pastorale che sarà dedicato alla famiglia, proposte su come mettere al centro le famiglie e coinvolgerle come parte viva e attiva della vita cristiana.
Promemoria: obiettivo è lasciarsi guidare dai messaggi del Vangelo, annunciare Gesù Risorto e cominciare a mettere i tasselli per costruire un futuro stabile per la Chiesa.
Appuntamenti prossimi:
- Convegno Pastorale: 25 e 26 settembre alle 20.45 nella Chiesa di Maria Ausiliatrice a Saluzzo;
- Proposte di pellegrinaggi diocesani a Roma per il Giubileo (ancora in forse, saranno modificate rispetto a quanto indicato nel foglio)
- Incontri del Consiglio pastorale: il prossimo sarà circa a febbraio (a metà dell’anno pastorale) e l’ultimo circa a maggio / giugno per vivere insieme un momento di revisione dell’anno trascorso e progettare qualche iniziativa per l’anno successivo.