Sabato 6 maggio verrà celebrata a Saluzzo la santa messa di anniversario della morte del nostro amato Vescovo mons. Diego Natale Bona, che passò fra noi amando e facendosi amare dal 1994 al 2003, quando lasciò Saluzzo per ritornare a Roma per animare il Centro Nazareth del Fac. Era arrivato il 20 marzo 2003 dalla diocesi di Porto Santa Rufina. Si era presentato come il viandante di Emmaus con il desiderio di spezzare con noi la Parola e il pane eucaristico. E così cercò sempre di essere accanto alla comunità diocesana, affrontando con vero spirito cristiano l’emergenza dei migranti albanesi e preparando diversi operatori Caritas con la Scuola di solidarietà. Con gli altri vescovi della provincia portò avanti il progetto del Sinodo interdiocesano che si concluse con più proposte: annunciare, celebrare, testimoniare. Al termine del Sinodo propose che l’Episcopio di allora, in via Maghelona, diventasse Casa della cultura e Casa della carità, come poi avvenne. Per l’oratorio don Bosco si adoperò per farlo diventare propulsore delle attività giovanili. In quegli anni era anche presidente della “Pax Christi”, sempre presente a intervenire con messaggi per costruire la pace. Visse con noi il Giubileo del 2000, sia pellegrino a Roma, sia nei nostri Santuari, poté anche inaugurare la nuova chiesa della Sacra Famiglia in Roccabruna, dichiarandola Chiesa del Giubileo e del nuovo millennio. Infine ricordo l’attenzione ai nostri sacerdoti anziani: riuscì ad inaugurare nei locali del Seminario Sant’Agostino, alcuni piccoli appartamenti per i nostri sacerdoti che così potevano rimanere tra noi e non in strutture fuori diocesi. Concluse la celebrazione del Giubileo nel Santuario di San Chiaffredo a Crissolo con la benedizione del logo giubilare fatto su ferro che poi fu trasportato con un elicottero in cima al Monviso ed ancora oggi è là sotto la croce: “Gesù Cristo, ieri, oggi, sempre”. Grazie mons. Bona, sei rimasto nei nostri cuori. Ora che sei arrivato, dal cielo prega per noi. Noi ti ricordiamo e ringraziamo in particolare sabato 6 maggio alle ore 9.30 in Cattedrale.

Don Oreste Franco