L’iniziazione cristiana- I coordinatori

Don Marco Gallo

Venerdì 21 ottobre il vescovo ha benedetto e riconosciuto i coordinatori della catechesi scelti dalle parrocchie. Erano presenti 37 dei 45 catechisti, scelti tra le tante persone generose – più di 400 in diocesi! – che prestano ogni anno questo servizio. Ma chi sono i coordinatori e che cosa fanno? E perché quest’anno è diverso dai precedenti? Chi è il catechista? La parola viene dal bellissimo verbo greco katechèo, che ha in sé la radice dell’eco, del risuonare e, per estensione, dell’insegnamento come dono di una sapienza ricevuta. Ci vuole una comunità, fatta di famiglie e relazioni perché qualcuno possa accogliere la Parola e diventare cristiano. Si tratta di un processo lungo e pratico, una sorta di tirocinio di vita. Il catechista, in questo cantiere numeroso fatto anche di testimoni, amici, gente capace di celebrare, ha però un ruolo centrale: è la persona a cui il Signore ha dato un dono di passione, che sa prendere per mano e scegliere il cibo più opportuno nella fede. Abbiamo parlato al singolare, ma esiste solo come membro di un gruppo di catechisti, secondo il monito del Signore che “li inviò a due a due”. E il coordinatore? Il Papa ha recentemente deciso una grande innovazione. Ha decretato che le chiese possono istituire alcuni tra i catechisti come riferimento di altri, formati e incaricati per tutta la vita. Questo ministero istituito del catechista è affidato ad ogni chiesa nel mondo perché gli dia una forma, a seconda delle culture. La chiesa italiana non ha ancora deciso quale sarà la sua dimension

e. La nostra diocesi però si trova molto avanti in questa importante riforma, e conosce da 5 anni il suo ruolo, seppur ancora in formazione. Si tratta dei coordinatori, catechisti che sanno essere autorevoli, cioè capaci di far fiorire altri catechisti. Il coordina

tore – per ora – è incaricato per quattro anni e poi lascia il posto ad un altro. Per il futuro vedremo. Già più di cinquanta coordinatori hanno fatto questo servizio di incoraggiare, sostenere e stimolare i catechisti dal 2017 al 2021. Ora, dopo un anno di passaggio del testimone, ecco la nuova leva che ha iniziato.