Per una chiesa Sinodale: tempo di confronto
Indicazioni di lavoro per le comunità parrocchiali

“Come si realizza oggi, a diversi livelli quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata? E quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?”.

È questa la domanda fondamentale proposta dal Sinodo universale per annunciare il Vangelo ad ogni uomo. Comunione, partecipazione e missione riassumono metodo ed orizzonte. Monsignor Cristiano Bodo nel mese di agosto ha formato la commissione diocesana per recepire i documenti della CEI rendendoli operativi per la Diocesi di Saluzzo. Don Piermario Brignone, don Roberto Bruna, suor Alice Morello e Davide Debernardi sono gli incaricati per questo compito (consultore don Marco Testa), coordinati da don Carlo Cravero.
A lui chiediamo alcune spiegazioni sul lavoro a cui la nostra Diocesi è chiamata a lavorare.
Perché un Sinodo mondiale in questo periodo?
Il tempo segnato dalla pandemia può diventare l’occasione per trasformare il dolore e l’angoscia in desiderio di rinascita: l’esperienza di isolamento, paura, tensione, crisi a più livelli ha permesso di vedere con lucidità alcune dinamiche in sofferenza nella Chiesa. Siamo invitati ad assumere il tempo della crisi perché diventi fecondo. La scelta del camminare insieme esprime profeticamente il bisogno di un progetto condiviso in grado di perseguire il bene di tutti, avviando processi di dialogo, ascolto e giudizio comunitario.

Quale obiettivo si vuole raggiungere?
Il compito del Sinodo è aprire la Chiesa alla missione, essere una comunità con le porte aperte, ovvero una Chiesa in uscita. Dalla policromia dei membri si scopre la bellezza di servire ed annunciare l’unico Signore.
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Articolo del Corriere di Saluzzo di Giovedì 9 dicembre 

Per chi vuole o desidera approfondire il tema del Sinodo si può accedere al Sito dedicato al Sinodo

https://www.diocesisaluzzoincammino.it/