SOSTEGNO AI RAGAZZI DI PALMARES

Nel 2019 fu accolta nella nostra comunità una ragazza, amante della musica e del canto, si adattò bene alla casa e dopo qualche tempo ci raccontò: «Io dovevo avere 7 anni e mia sorella 13, abitavamo con nostra madre e un patrigno, che ha segnato la mia vita per sempre… abusò di noi finché mia sorella restò incinta. Ci obbligarono ad accusare falsamente un vicino. Questi fu arrestato e ucciso in prigione. Io e mia sorella fummo ricoverate in una struttura per minori, dove i maschi picchiavano e violentavano noi ragazze. Poi mia nonna venne a prenderci, ma non ci ha mai dato attenzione e amore, ci faceva dormire per terra e ci svegliava a calci per mandarci a lavorare e… niente scuola. Ero disperata, tentai di suicidarmi, ma un giovane mi salvò. La situazione migliorò un poco quando uno zio mi portò a cantare nei bar, guadagnavo dei soldi e la nonna era contenta. Purtroppo presto anche mio zio cominciò a voler approfittare di me. Allora chiesi di essere mandata in una comunità. Ed eccomi qui».

Aggiungeva disperata: «dopo tutte queste vicende, mi sento brutta, bugiarda, ridicola, infelice … vorrei scomparire, ma non c’è alcuna possibilità, perfino all’inferno ci sarebbe il diavolo che mi vedrebbe».

L’anno scorso, durante il lockdown, la nostra Istituzione organizzò un live (concerto online) con i più rinomati cantanti della regione per far conoscere il nostro lavoro e raccogliere fondi e alimenti per i nostri ragazzi, anche Adriana partecipò con varie musiche, il concerto ebbe più di ottomila visualizzazioni. In seguito lei è stata invitata a vari concerti e il sorriso è ritornato sulle sue labbra.

È un esempio del lavoro che facciamo per dare ai nostri ragazzi e ragazze una nuova vita.

Durante l’anno scorso, sono passati 102 minori nelle nostre case famiglia. Di questi 12 sono stati reintegrati alla famiglia di origine, 3 sono stati accolti da parenti e 21 sono stati adottati. Si tratta non solo di ragazzi e ragazze di Palmares, ma di ben 15 città della regione, che complessivamente contano 400.000 abitanti. Spesso si tratta di comuni distanti,  uno è a 235 km.

Contrariamente alle istituzioni governative che, dopo poche settimane di pandemia, erano in situazione disastrosa, le nostre case non hanno avuto finora nessun minore con sintomi del virus.

La situazione ha comportato tuttavia un aumento considerevole di spese per tutte le misure di prevenzione, per assicurare lo studio online e per continuare ad assicurare ai nostri minori le cure mediche, nonostante la situazione di collasso degli ospedali pubblici.

Inoltre gli organismi governativi in questa situazione di crisi sanitaria e economica hanno ridotto fortemente i fondi per l’assistenza sociale, per questo siamo estremamente grati al gruppo missionario e a tutti coloro che vorranno venire in nostro aiuto. Grazie.

Don Angelo Vincenti